La scuola non appartiene agli insegnanti ed agli studenti. La scuola appartiene a tutti, anche alle famiglie. La scuola è un fattore di sviluppo imprescindibile e come tale deve essere oggetto di investimenti. Entrando nel Governo Draghi, mi sono assunto l’onere di riportare tutti a scuola. Così come da assessore regionale ripartii dai calcinacci del terremoto per arrivare ai big data, oggi, partiremo dalla pandemia per riaprire in spirito di gruppo tutte le scuole. Sono le prime parole del nuovo Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi chiamato da Mario Draghi di cui fu assistente universitario, a far dimenticare la sciagurata esperienza dell’Azzolina che alla scuola lascia in eredità 460 milioni di spesa per banchi a rotelle di plastica messi da parte in molte scuole del nord per scorretta postura degli studenti medi e non ordinati da molte scuole del sud, perché inadatti alla vivacità e frenetico dinamismo dei ragazzi meridionali.