Al tempo dei social media, è praticamente impossibile pensare di riuscire a reinventare i partiti storici. Questi infatti, selezionavano la classe dirigente del paese presso le scuole di formazione politica alle quali si affiancava spesso un lungo progressivo percorso di esperienze amministrative che li consentiva di misurarsi con le asperità della pratica quotidiana nelle autonomie locali. Se oggi invece la gente comune elegge a propri rappresentanti personaggi discutibili, mediocri quando non del tutto irrazionali, soggetti che non hanno alcun pudore nell’assumere posizioni antiscientifiche ad esempio, la ragione è da ricercare nello scaduto sistema scolastico nazionale. Aver rimosso il profitto ed il merito scolastico, ha prodotto quale inevitabile risultante, lo scadimento della coscienza critica nelle masse che si abbandonano all’approssimazione ed alla superficialità di scelte semplicistiche quando sono chiamate ad eleggere i propri rappresentanti. Se vogliamo quindi ricostruire la politica e rimettere la nostra Italia sui binari della crescita e dello sviluppo economico-sociale, non c’è altro modo nel lungo e medio periodo, che ripensare un nuovo e serio sistema di istruzione delle masse popolari in grado di restituire a ciascun cittadino gli strumenti per compiere scelte consapevoli e quindi di selezionare per meriti la propria classe dirigente. Una vera elite illuminata, in grado di orientare l’opinione pubblica e tenerla lontana da facili e fuorvianti suggestioni