Assunzioni subito, già a gennaio. Puntuta, la Bongiorno risponde alle critiche del sindacato sul rinvio a fine 2019 delle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni centrali per ragioni di tenuta dei conti “europei”, ventilate in campagna elettorale. Quelle rinviate di cui alla Legge di bilancio precisa, sono esclusivamente quelle che saranno bandite nel 2019, nel corso del quale però, si potrà operare senza rinvii le assunzioni già autorizzate. La vera tagliola invece riguarda i concorsi. Sono state prorogate ebbene, le graduatorie a partire dal 2014, ma per gli idonei, la speranza di un posto di lavoro stabile andrà via via spegnendosi perché, promette il il Ministro avvocata del popolo, la pratica di procrastinare la validità delle graduatorie sarà abbandonata nei prossimi anni. Vince chi arriva primo, gli idonei si attaccheranno al tram, potranno solamente ritentare la fortuna. Se ne desume che per coprire i posti vacanti, il Governo del cambiamento ad ogni costo che lotta contro la precarietà lasciando a casa centinaia di migliaia di giovani preparati pur idonei alle mansioni, pensa di bandire concorsi a ciclo continuo. Diversamente infatti, non si comprende come si possa far fronte al turn over e garantire i servizi se, coloro che si sono impegnati, hanno studiato con profitto e sonon stati ritenuti idonei, devono restare a casa perché si spendano altri soldi per nuove selezioni dove presumibilmente, parteciperanno gli stessi idonei che nel frattempo avranno mandato a memoria il programma e saranno certificati nuovamente idonei alle mansioni. Il Governo del popolo, a ben riflettere, promette di far rimpiangere al popolo di aver conquistato le leve del potere: gli idonei in attese nelle graduatorie infatti, stavano meglio quando stavano peggio.