la scuola italiana va ripensata, a 100 anni dall’ancora attuale riforma Gentile

A cento anni esatti dalla riforma Gentile che innovò profondamente il sistema scolastico italiano e che ha retto a lungo garantendo per generazioni istruzione di qualità e sviluppo al paese; crescita civile e partecipazione di massa, s’avverte nuovamente forte l’esigenza di ripensare la scuola. A sostegno, il centro per la filosofia italiana, ha organizzato in due date un importante convegno. Nutrito il gruppo di filosofi e studiosi che si ritroveranno a Terni, il 18 e 19 ottobre prossimo e poi a Frascati, il 20 e 21 ottobre 2023.

Hervé A. Cavallera, Luigi Miraglia, Michel Ostenc, Martine Gilsoul, Corrado Ocone, Alberto Agherno, Dino Cofrancesco, Paola Cardarelli, Eraldo Affinati, Giuseppe Parlato, Luciano Lanna, Sara Fortuna tra i nomi noti che si ritroveranno per celebrare i cento anni della insuperata riforma che obbligò gli italiani a frequentare la scuola, avviando a soluzione il problema dell’analfabetismo e garantendo uguaglianza di trattamento in un sistema interclassista dove i figli dei contadini e la prole degli operai, si ritrovarono seduti allo stesso banco della borghesia in una condizione di paritaria di partenza con la sola ed ineludibile discriminante del profitto. Una scuola selettiva, che non voleva significare selezione per censo, ma al contrario, una scuola che offrisse a tutti gli strumenti idonei a valorizzare i propri talenti e realizzare le vocazioni di ciascun bimbo, ragazzo o giovane. Quella riforma, che gli stessi padri Costituenti non scomposero e che produsse risultati pratici con la formazione di una classe dirigente di elevata capacità protagonista della ricostruzione nel dopoguerra; dello sviluppo industriale e modernizzazione del paese in forza delle magnifiche realizzazioni ad opera delle sue masse operaie e tecniche specializzate, nel corso dei regimi repubblicani che si sono succeduti rivelatisi troppo suscettibili alle contingenze politiche, ha subito tali e tanti rimaneggiamenti da far scadere il nostro sistema di istruzione in un grande apparato burocratico a carattere psicosociale tale da svuotare i licei, gli istituti, le università dai saperi formativi della crescita e maturazione responsbile per farne degli inutili diplomifici e laurifici i cui titoli di demerito sono offerti di frequente alla ammirazione generale nella comune esperienza quotidiana di ciascuno.

Corrado Ocone e Luisella Battaglia, qui di seguito vi proponiamo immagini di repertorio dal nostro archivio per delineare un profilo del calibro degli studiosi chiamati a discutere della riforma della scuola a Terni, dal centro per la filosofia italiana ed offfrire un quadro culturale di respiro generale del tenore che animerà il dibattito per quanti volessero seguire i lavori, organizzato dal centro per la filosofia italiana che si terrà a Terni il 18 e 19 ottobre 2023 presso la biblioteca Comunale

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