Campania, impennata di contagi, De Luca si prepara a rispedire a casa i dipendenti degli EELL

..la Regione Campania sta registrando un nuovo progressivo incremento dei casi covid19 nelle ultime settimane, con particolare recrudescenza negli ultimi giorni caratterizzata da una diffusione relativamente omogenea per fasce di età seppur con maggiore interesse delle fasce giovanili, over 65 e fragili, che impone di rafforzare le misure di prevenzione e protezione…

Con una nuova Ordinanza, la n. 26 del 30 ottobre 2021, tutto lascia pensare che Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, stia preparando il terreno per rispedire a casa gli impiegati degli Enti Locali richiamati da Brunetta ad intrupparsi in massa inutilmente negli uffici per svolgere su carta la metà del lavoro che hanno svolto in digitale da casa nel corso degli ultimi 19 mesi assicurando alle Pubbliche Amministrazioni, la continuità dei servizi al cittadino e l’efficientamento dei flussi documetali necessari alle istruttorie degli atti Amministrativi.

Quella di De Luca sembrerebbe essere una misura emergenziale di prevenzione per frenare o perlomeno provare a rallentare, l’impennata di contagi che si registra in particolare nella Provincia di Napoli, a seguito del DM con il quale il Ministro Brunetta ha obbligato gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche a richiamare in presenza il personale posto in servizio di tutela a distanza. Le già precarie condizioni dei trasporti pubblici in Campania e soprattutto nella città di Napoli che il Presidente De Luca ben conosce, sono state ulteriormente messe in crisi dall’assalto dei dipendenti Statali e delle Amministrazioni Locali che, sommati alla ripresa dei flussi di studenti al mattino e nelle ore pomeridiane di rientro a casa, hanno finito per annullare di fatto le misure di distanziamento e di prevenzione con il formarsi nelle aree di accesso ed attesa dei mezzi di trasporto, di assembramenti prolungati che sembrerebbero tra le cause prime cui imputare la pericolosa impennata di contagi che rischia di far saltare nuovamente le capacità di risposta e cura delle strutture sanitarie campane. Una situazione di rischio e pericolo grave, indotta dalle misure di politica populista intraprese da Renato Brunetta per provare di assecondare confcommercio e confesercenti messi in ginocchio da Amazon e non certamente dai mancati caffé e dalle brioches dei dipendenti pubblici, che evidentemente hanno continuato a consumare sotto casa quello che consumavano sotto l’ufficio, al sol fine di provare a rianimare un partito vecchio e di vecchi morti nelle urne delle Amministrative.

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