Statali, solo coi prossimi rinnovi supereranno i privati

la grave crisi finanziaria che investì l’economia sul finire del primo decennio del nuovo millennio, ebbe ripercussioni importati anche sul settore pubblico e determinò un rigido blocco retributivo per esigenze di contenimento della spesa e riequilibrio dei bilanci. Il rapporto semestrale Aran conferma che fino a tutto il 2015, gli stipendi medi nel pubblico impiego registrarono un congelamento assoluto tale da indurre in termini reali un arretramento del potere di acquisto poi recuperato con l’ultima tornata dei rinnovi contrattuali 2016/2018 i cui incrementi hanno riallineato gli stipendi pubblici a quelli del settore privato. Nel lungo periodo gli incrementi retributivi si sono attestati intorno al 2% medio. Risultati che saranno ampiamenti superati in favore del settore pubblico con le previoni di spesa del prossimo rinnovo dei contratti 2019/2021 che muoverà uno stanziamento in bilancio pari a 6,7 miliardi ai quali si sommeranno 1,3 miliardi destinati al solo personale del settore sanitario in prima linea nella lotta al covid-19

rapporto Aran 1/2020

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