Brunetta, sono cambiato, ora cerco la coesione sociale

Sono trascorsi dodici anni dall’ultima volta che ho fatto il Ministro della Pubblica Amministrazione ed avevo la stampa quotidianamente contro perché chiedevo efficienza in favore dei cittadini; massimo impegno e produttività ai dipendenti pubblici. Oggi forse sono cambiato, quello che chiedo è la coesione sociale necessaria per realizzare il cambiamento strutturale permanente delle Pubbliche Amministrazioni, impossibile altrimenti se non riscontriamo il giusto clima generale. Siamo ad un passo dal rimbalzo economico e dalla ripresa che vuol dire maggiore fiducia e quindi consumi, ma non basterà. Abbiamo bisogno di assumere importanti decisioni. Stiamo riscrivendo il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza). Non ho espresso alcuna valutazione negativa anzi, sono partito da quello che hanno fatto i miei predecessori programmando in continuità. Per esempio sono partito dal Decreto Dadone per cercare di andare un pò più avanti. Non ricominciare tutto da capo ogni volta, è anche una questione di stile. ABCD, nell’ordine ho preso le lettere dell’alfabeto per segnare i punti all’odg:

  • A, come accessi e reclutamento delle PA. Cambieranno totalmente. Via carta e penna. Strumenti ottocenteschi. La selezione dei meritevoli avverrà con moderne metodologie di valutazione. Entro metà aprile questa rivoluzione sarà data per fatta. Un Decreto sbloccherà i primi concorsi che adotteranno i moderni metodi di selezione meritocratica già nei prossimi giorni. Faremo entrare giovani qualificati che stanno all’estero o che hanno concluso un dottorato. Andremo ben oltre il turn over, il rimpiazzo sarà del 120%;
  • B, come buona amministrazione che vorrà dire, semplificazione. Sto mettendo insieme tutte le idee che sono state elaborate in questi anni ed il primo articolo del Decreto sarà di “semplificazione della semplificazione” perché spesso in passato, qualcosa non ha funzionato compreso quanto fatto da me, ha complicato in luogo di snellire. Farò quindi una prima ripulitura della semplificazione che non ha semplificato. La digitalizzazione della pubblica amministrazione, se impatta su di un sistema che non ha capitale umano attrezzato e non ha una semplificazione coerente, semplicemente non serve a nulla. Non restituisce vantaggi, ma complica ulteriormente;
  • C, come capitale umano e cioé, formazione continua;
  • D, come digitalizzaizone. Se però non mettiamo in essere i presupposti illustrati ai punti precedenti, non servirà a nulla. Sto lavorando con Colao lungo due direttrici: interoperabilità, perché le PA possano dialogare tra loro facile a dirsi, più difficile da ottenere nei risultati; intersezione delle prassi appositamente semplificate messe in campo da giovani ingegneri gestionali ed informatici preparati. “Cloudizzazione” dei processi in spazi operativi ibridi pubblico/privati. In ultimo la “governance”, metteremo le basi solide perché il cambiamento sia strutturale e possa continuare il lavoro di modernizzazione progressiva ben oltre i tempi del “next generation eu”.

Colleghi cari, Brunetta è tornato dopo aver fatto un buon esame di coscienza, ammette di non aver semplificato. Molto spesso ha complicato. A tanti di noi infatti, ha complicata inutilmente la carriera fino a cristallizzarla. Soprattutto l’ha complicata ai meritevoli che già sono dipendenti delle Pubblcihe Amministrazioni ed hanno dimostrato nei fatti di essere non solamente volitivi, ma capaci. Al passo coi tempi. Lavorano in agile da oltre un anno ed hanno retto l’urto della pandemia a distanza garantendo i servizi amministrativi essenziali. Ora sperano di superare le vecchie tecnologie di “desktop remoto” e lavorare in “cloud” quanto prima. Come promesso. Che ai Decreti seguano subito le regole attuative. Basta carta, ma anche basta chiacchiere. Noi meritiamo ad honorem una progressione di carriera. Quella carriera che dal 2009 di fatto ci è stata interdetta dalla vecchia riforma Brunetta Dlgs. 150/09. Preso dalla furia di premiare i meritevoli, Brunetta pensò bene di non cercarli tra quelli che timbrano il cartellino da una vita, ma esclusivamente tra coloro che della vita faranno tutta un quiz. Faccia uno sforzo di fantasia. Perché quelle lacrimucce ci possano commuovere, ripristini al più presto le progressioni riservate a bravi e meritevoli con giudizi di eccellenza. Siamo vecchi, ci dia l’ultima soddisfazione.

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