c’è una PA già più avanti del suo Governo velleitario

Abbiamo un Governo velleitario alla guida del paese che pur vorrebbe rifondare, ma che non vede che c’è una PA già più avanti dei suoi sterili DPCM e che ha dato prova di reggere l’urto della crisi pandemica adoperandosi con ogni mezzo disponibile, spesso procacciato con risorse private. Una PA flessibile oltre ogni immaginazione che ha saputo far fronte alle deficienze strutturali degli stessi apparati per i quali lavora ed ha compiuto un vero miracolo balzando d’un sol colpo, da un misero 6% ad un lodevole 57% d’impiego a distanza garantendo di fatto la continuità dei servizi istruttori ed informativi delle Pubbliche Amministrazioni anche presso le deboli ed inefficienti Autonomie Locali che in occasione della chiusura totale, hanno però meglio risposto alla domanda dei cittadini disorientati quando non spaventati, privati dei consueti riferimenti. Una PA che ci dimostra come la burocrazia digitale sia possibile anzi, è più efficace di quella che frequenta e si perde tra polverosi scaffali di scartoffie tanto inutili quanto ingiallite dal tempo oramai passato e si muove fra traballanti scrivanie imbrattate di inchiostri, cuscinetti e timbri in luogo di agili “laptop”, fibra e “records” da smistare in tempo reale con tutte quante le informazioni necessarie alla redazione di atti, Delibere e Determine eventualmente da esportare. Piuttosto che denaro a pioggia per risultati mai raggiunti nemmeno in tempo di “pace”, è questa la PA che andrebbe finanziata a supporto del paese per risollevarci dalla crisi e contribuire a mettere l’Italia al passo coi paesi europei.

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