L’assenza di merito ed il livellamento dei risultati imposto dai sindacati con la contrattazione; la filosofia dell’egualitarismo ha finito per generare nel pubblico impiego una sperequazione abnorme tra gli stipendioni delle autorità indipendenti e gli stipendi da fame delle autonomie locali tra le quali, i Comuni su cui cade il peso gravoso dei servizi ai cittadini