miracolo europee, 4 miliardi in finanziaria per la scuola

Al momento è poco più che un annuncio, ma in ogni caso la notte del 24 aprile ha portato consiglio al Governo che con un accordo siglato alle sei del mattino promette di trovare i miliardi per chiudere i rinnovi dei contratti e ridurre il differenziale di stipendio dei prof italiani coi docenti europeii, altrimenti noto con l’anglicismo “spread”. Ben quattro sono i miliardi che il triunvirato Conte/Salvini/Di Maio si è impegnato a stanziare in più al capitolo scuola della prossima finanziaria, un vero e proprio miracolo europee del prossimo 26 maggio. Si nota infatti che la paura di essere respinti nelle urne, fa giusto 4 miliardi nella speciale smorfia dell’esecutivo verdeoro. Memore della sconfitta patita da Renzi ad opera soprattutto dei precari della scuola che si volle “buona”, il Governo legastellato ha capito che mettersi contro il mondo compatto e solidale della scuola in gran parte fatto di fuffa, parole e belli ideali, potesse significare incorrere in una sonora bocciatura senza appello di riparazione; si è deciso pertanto di mettere mano al tesoro del deficit e garantirsi almeno due milioni di voti sicuri tra docenti ed Ata.

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